Assemblea online, basterà sempre la maggioranza

Data: 26 novembre 2020

Con un'accelerazione rispetto ai tempi previsti la Camera dei Deputati approva in via definitiva il decreto sull'emergenza da Covid-19 che semplifica ulteriormente la possibilità di svolgere assemblee on-line.
Assemblee on-line, decidere di svolgerle sarà più semplice.

La Camera ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125, recante misure urgenti connesse con la proroga della dichiarazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19 e per la continuità operativa del sistema di allerta Covid, nonché per l'attuazione della direttiva (UE) 2020/739 del 3 giugno 2020. Così è scritto sul sito di quel ramo del Parlamento. Manca la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale perché la legge divenga efficace e quindi applicabile, ma la norma sulle assemblee on-line a maggioranza è definitiva.

Assemblee on-line, che cosa cambia?
L'art. 5-bis introdotto in prima lettura al Senato dalla legge di conversione del decreto legge n. 125/2020 interviene sul sesto comma dell'art. 66 disp. att. c.c. recentemente introdotto dal così detto decreto Agosto.

A Gazzetta Ufficiale pubblicata reciterà così:

«Anche ove non espressamente previsto dal regolamento condominiale, previo consenso della maggioranza dei condomini, la partecipazione all'assemblea può avvenire in modalità di videoconferenza. In tal caso, il verbale, redatto dal segretario e sottoscritto dal presidente, è trasmesso all'amministratore e a tutti i condomini con le medesime formalità previste per la convocazione».

La norma interviene chirurgicamente sostituendo le parole tutti i condòmini con dalla maggioranza dei condòmini.

Si supera in sostanza una di quelle contraddizioni che più sono balzate all'occhio una volta che la norma sulle tele assemblee fu approvata.
Fu detto, non a torto, che era un controsenso consentire l'inserimento nel regolamento condominiale di una norma votata a maggioranza che consentisse lo svolgimento di assemblee da remoto, mentre se tale norma non esisteva bisognava essere tutti d'accordo.

Assemblee on-line, fuor d'assemblea niente millesimi
L'art. 5-bis, quindi, vorrebbe essere la classica toppa. Ma come alle volte accade, la toppa rischia d'essere peggiore del buco. Innanzitutto è stata inserita una norma dal carattere permanente in un decreto legge volto a disciplinare una situazione d'urgenza (la pandemia). Un'eccezione rispetto a tutte le altre norme riguardanti svolgimenti di assemblee (pensiamo a quelle societarie, ecc.) rispetto alle quali sono stati previsti meccanismi semplificativi di carattere contingente.
In secondo luogo perché eliminando una contraddizione, cioè necessità della maggioranza per l'inserimento della norma nel regolamento e dell'unanimità negli altri casi, s'è fatto riferimento per questa ultima ipotesi alla sola maggioranza dei condòmini, senza alcun riferimento ai millesimi.

Non si comprende per quale ragione se si decidesse di modificare il regolamento per consentire l'assemblea da remoto permanente sarebbe necessaria anche la metà del valore millesimale dell'edificio, mentre fuori da questa ipotesi basterà la maggioranza dei condòmini. Al di là di questi aspetti, a norma pubblicata verrà meno un ulteriore elemento ostativo della possibilità di tenere riunioni da remoto. Restano da rodare tutta una serie di aspetti concreti e specificamente legati allo svolgimento delle assemblee. Su questi, in mancanza di indicazioni normative, saranno gli operatori del settore a doversi confrontare.

Fonte: Condominioweb

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